IL
GIORNO DELLA MEMORIA - IMMAGINI DELLA SHOAH
COMUNE DI ARONA
dal 9 al 28 gennaio 2007
MOSTRA DI SCULTURE DI RAPHAEL DE VITTORI REIZEL
“IMMAGINI DELLA SHOAH , UN GENOCIDIO IN EREDITA”
CON
TESTIMONIANZE ED INTERVENTI DI TEATRO E MUSICA
"L'angelo
della morte passa sul Ghetto"
Martedì
09 Gennaio , Sala San Graziano, ore 17.00 |
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apertura della Manifestazione da parte del Sindaco
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presentazione della mostra "Un Genocidio in Eredità"
, sculture di
Raphael De Vittori Reizel. La mostra resterà
aperta fino al 28 Gennaio
- conferenza
della Prof. Laura Tirelli sul tema "Leggi
Razziali"
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musiche dai Ghetti , di Manuela Sorani,
chitarra e voce
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Giovedì
11 Gennaio , Sala San Graziano, dalle 08.30 alle 13.00 e dalle 14.30
alle 16.30 |
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- "Chi
sono gli Ebrei" e "Shoah", interventi
con filmati e dibattito , per le
Scuole Medie, a cura di Maurina Alazraki e Nicoletta Salom
del Centro Documentazione Ebraico Contemporaneo , il CDEC di Milano
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Sabato
27 Gennaio 2007, Sala Congessi , ore 10.00 |
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- Letture
e Testimonianze dell’Olocausto con Musiche Ebraiche
dagli Shtetl ,
con Manuela Sorani, chitarra e Miriam
Biasioli , letture
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I ragazzi di Villa Emma , Laboratorio Teatrale
delle Scuole Medie
"Giovanni XXIII"di Arona , diretto da Marco
Pernich
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Durante
il periodo della Mostra di Sculture "Un Genocidio in Eredità"
verranno organizzate visite di classi di allievi del liceo e
delle scuole medie, con presenza della scultrice che parlerà del
significato delle sue opere.
La
mostra "Un Genocidio in Eredità" è
aperta da martedì a sabato, dalle ore 15.00
alle 18.00, nonché domenica dalle
10.00 alle 12.00 e dalle 15.00
alle 17.00.
Per
appuntamenti con l’artista, anche fuori questi orari, si prega telefonare
ai numeri:
0331 9968 578 o 348 30 28 772
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recensione
riportata nel sito ( www.artevarese.com) il
22 gennaio 2007
L'olocausto
nella carne viva delle opere di Raphael Reizel
La
scultrice milanese (nella foto), da anni residente a Comabbio, ripropone
le sue sculture dedicate alla tragedia della Shoah. Ospitate ad Arona,
nel palazzo de Municipio, saranno contornate da una serie di appuntamenti
e conferenze per gli studenti. Fino al 28 gennaio.
E'
un impegno quello di Raphael de Vittori Reizel che prosegue da anni. Quello
di fare della sua scultura un vocabolario per in racconto e una testimonianza
di dirittura, di etica, di memoria. Su un tema che lei, di origine ebraiche,
sente con tutta evidenza, in ogni fibra del suo essere donna e artista.
Dal
2002, Storia e immagini della Shoah diventa un progetto organico, una
fucina di idee e di forme, declinate da Raphael in mostre che
diventano via via pretesti per occasioni didattiche, incontri con l'infanzia,
l'adolescenza, conferenze, e spesso culminano, come in questo caso ad
Arona, fino al 28 gennaio nella sala comunale di San Graziano, con le
celebrazioni della Giornata della Memoria.
Cominciò
poco per volta: prima al Chiostro dell'Umanitaria, poi presso il Centro
donne ebraiche di Milano, a raccontare le sue storie, i ricordi,
anche personali della guerra. I titoli di questi piccoli pezzi, in terracotta,
ossidi, metalli ed altri materiali ancora erano di per sé terribili:
Considerate se questo è un uomo; Fumo, Praga non più, Fin
du voyage, Il prossimo convoglio è già sui binari, La selezione.
Alcune di queste opere vengono acquistate dal Museo della Shoah
di Gerusalemme.
Da
lì l'impegno prosegue, sempre più intenso e convinto:
l'impegno della testimonianza come ganglio ineludibile del proprio essere
artista. Una posizione all'erta, un ruolo consapevole di quello che deve
essere l'intellettuale anche oggi nella comunità.
A
dispetto di una straordinaria solarità e vitalità che la
contraddistingue, sublimata, ad esempio, nel ciclo Art Food.
Ma per chi conosce a fondo il suo lungo percorso a fianco di figure importanti,
Arturo Schwarz su tutti, sa che il suo indagare sul femminino, sulla donna
nel mito e nella Bibbia, sul riscatto dell'Eros come gioco e rispetto
tra uomo e donna, da sempre non è che l'altra faccia di un'arte
che mai ha voluto scendere a patti con il banale.
Raphael Reizel. Immagini della Shoah, un genocidio in eredità
Fino al 28 gennaio
Sala Comunale San Graziano, Arona
da martedì a sabato: 15-18; domenica: 10-12/15-17
ingresso libero
R.
P.
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